Journalism (blog)

Bandiera straniera l'ipotesi più probabile
(pubblicato 2014-10-27 nel Secolo XIX p.1 e 3)

di
Andrea Monticini

img txt
Non esiste ripresa economica senza un sistema bancario solido ed efficiente che sia in grado di finanziarla. In questo senso, i risultati degli stress test operati dalla banca centrale europea costituiscono per l'Italia la base di partenza per costruire un moderno ed efficiente sistema bancario su cui (eventualmente) poggiare la (futura) ripresa economica. A livello generale, i risultati degli stress test confermano per l'Italia l'immagine di un grande ricco paese in lento ed inesorabile declino. Infatti, con i dati di bilancio al 31 Dicembre 2013 sono ben nove banche italiane su venticinque banche totali ad aver problemi in base ai risultati dell'Asset Quality Review (AQR). Non poteva essere altrimenti, dopo il mix di austerity/recessione seguito alla crisi del debito sovrano del 2011 che, ricordiamo, si è innestato sulla decadenza dell'economia italiana degli ultimi quindici anni. La maggior parte delle nove banche bocciate al 31 dicembre 2013, nel corso del 2014 si è rafforzata dal punto di vista patrimoniale, e questo ha reso un po' meno negativi i risultati degli stress test con solo due banche, Monte dei Paschi e Carige, sonoramente bocciate dalla BCE. Tuttavia, se l'Italia non uscirà in fretta dalla stagnazione economica, tra un paio di anni la situazione tornerà ad essere critica poichè senza crescita economica aumentano inevitabilmente le perdite sui crediti erogati a famiglie e imprese, e allo stesso tempo i volumi degli stessi vanno incontro ad una progressiva contrazione, con conseguenze evidenti sui bilanci bancari. In altre parole, la dinamica del sistema bancario italiano non promette niente di buono senza una veloce uscita dalla recessione economica. Ovviamente le note più dolenti sono rappresentate da banca MPS e banca Carige. Quali saranno le conseguenze per queste due banche accumunate fino a poco tempo fa dalla presenza di una forte fondazione alle spalle? Una prima immediata conseguenza è un possibile downgrade da parte delle agenzie di rating che renderà più costoso il finanziamento della propria raccolta di denaro. Una seconda conseguenza è il reperimento di nuove risorse per soddisfare le condizioni di patrimonializzazione poste dalla BCE. In questo caso la via maestra è rappresentata da un aumento di capitale, anche se potrebbe essere tuttavia più probabile una fusione con altri gruppi bancari. A questo proposito, sembra difficile che la controparte possa essere un gruppo bancario italiano perchè i pochi che potrebbero avere le risorse necessarie per acquisire MPS o Carige finirebbero per aggiungere filiali ad altre filiali dove già sono presenti. Molto più probabile quindi che possa trattarsi di gruppi bancari stranieri, sempre che questi trovino conveniente investire denaro in Italia. Una terza conseguenza è una restrizione nell'erogazione di credito con conseguenze maggiori nei territori dove MPS e Carige sono leader del mercato (es. Liguria e Toscana). Questa restrizione comporterà un ulteriore peggioramento della recessione in quei territori con conseguenze negative anche per le altre banche locali. In conclusione, l'area euro è ancora in mezzo al guado tra il ritorno alle valute nazionali e l'approdo agli stati uniti d'europa, ma gli stress test, che sono la base per la successiva vigilanza unica delle banche operata dalla BCE, costituisce un passo in avanti verso una maggiore integrazione ed un'uscita dalla crisi.

URL: http://monticini.eu/owr/2014_10_27/