Journalism (blog)

Alzare le barriere frena la crescita e scoraggia gli investitori
(pubblicato in Avvenire il 2017-08-02, p. 7)

di
Andrea Monticini

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Quali sono i costi di un mancato accordo tra Fincantieri ed il governo francese per l’acquisto dei cantieri (Chantiers de l'Atlantique) STX Saint Nazaire? Ed allo stesso tempo, quali i benefici di un accordo? Per rispondere ad entrambi i quesiti è utile aver presente perché è importante per una nazione aprirsi agli scambi economici e commerciali con l’estero. A questo proposito, David Ricardo, economista inglese ‘800, nel suo “On the Principles of Political Economy and Taxation (1817)” dimostra che quando sono soddisfatte certe condizioni, tutte le nazioni possono trarre vantaggio dall’aprire i propri mercati agli scambi commerciali. In altre parole, eliminare le barriere commerciali permette alle nazioni di specializzarsi nella produzione di beni e servizi, aumentando il proprio livello di benessere. Ovviamente, il processo di specializzazione potrebbe dover affrontare e superare una fase transitoria nella quale si rendono necessari investimenti per riqualificare la forza lavoro, perché in difetto si potrebbe generare disoccupazione e malcontento. Dato questo principio, noto come teoria dei vantaggi comparati, se Italia e Francia, ma più in generale i Paesi (anche all’interno dell’area euro), alzano barriere per difendere la nazionalità della proprietà di un’impresa, la crescita economica negli anni seguenti sarà più bassa di quanto potrebbe essere. Tuttavia, è importante sottolineare che esistono delle eccezioni a questa regola generale, infatti, vero è che per alcune imprese strategiche (ma non è certo questo il nostro caso, in quanto già nel 2008 l’impresa non era stata riconosciuta tale tanto che fu permesso ai sudcoreani di acquistarne il 66%) la nazionalità dell’azionista principale può rivelarsi fondamentale nelle scelte dei managers. Pertanto, il governo francese precludendo a Fincantieri di acquistare la maggioranza dei cantieri di Saint Nazaire gli impedisce di aumentare la propria dimensione ed il proprio grado di specializzazione nella cantieristica civile. Di fatto, a Fincantieri gli si impedirebbe di generare nuovo lavoro e di produrre nuova ricchezza attraverso lo sfruttamento delle relative economie di scala. Il danno ricadrebbe quindi sia nell’economia francese che in quella italiana. Oltre a questi costi di natura industriale, ne esistono anche altri di natura reputazionale, più difficili da quantificare, ma di ben più ampia dimensione. Infatti, una nazione per crescere in termini di benessere ha bisogno di essere attrattiva, di essere invitante verso gli investimenti esteri. Quando un investitore straniero decide di investire in una nazione, crea lavoro e, di esso, ne beneficeranno i residenti. La Francia impedendo a Fincantieri di acquistare la maggioranza di STX sta implicitamente scoraggiando qualsiasi altro investitore che in futuro voglia acquistare ed investire in aziende francesi. E questo renderà più contenuta la crescita economica francese dei prossimi anni.

URL: http://monticini.eu/owr/2017_08_02/