Journalism (blog)

Come presentarsi al post stimoli
(pubblicato in Avvenire il 2021-11-30)

di
Andrea Monticini

img txt
La Banca Centrale Europea (BCE) ha ampliato gli strumenti di politica monetaria come risposta alle crisi del 2008 e del 2011 (crisi dei debiti sovrani) introducendo accanto alle misure convenzionali di politica monetaria, misure non convenzionali: in queste ultime rientrano i programmi di acquisto di titoli e le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine Targeted Longer-Term Refinancing Operations. Le operazioni TLTRO offrono liquidità agli istituti di credito, con scadenza a lungo termine e sono preordinate per incentivare l’erogazione di prestiti all’economia reale. L’importo massimo che le banche possono richiedere alla BCE dipende strettamente da quanti prestiti hanno concesso a famiglie e imprese. La BCE, per contrastare gli effetti recessivi della pandemia sull’attività economica, nella sua riunione del 12 Marzo 2020 ha introdotto una serie di misure di politica monetaria atte a garantire l’accesso delle banche alla liquidità della BCE, sostenendo così il credito a famiglie ed imprese. In particolare sono stati predisposti due differenti provvedimenti definendo: 1) nuove operazioni di rifinanziamento a più lungo termine, Long Term Refinancing Operation aggiuntive e Pandemic Emergency Refinancing Operation; 2) condizioni più favorevoli per le operazioni Targeted Longer-Term Refinancing Operations III (TLTRO-III). Fino ad oggi sono state svolte nove aste TLTRO-III e le banche italiane hanno mostrato interesse per queste operazioni richiedendo nella quarta asta, la più partecipata, 249,3 miliardi di euro. L’ammontare del rifinanziamento delle banche italiane presso l’Eurosistema, tra marzo e settembre, assomma a 449 miliardi, ma, quando le TLTRO-III e le altre operazioni non convenzionali giungeranno a naturale scadenza, cosa potrà succedere a quelle che maggiormente hanno attinto liquidità sfruttando queste operazioni? Per rispondere è opportuno sottolineare tre differenti aspetti. In primo luogo le banche dovranno sostituire la raccolta di liquidità che oggi ottengono dalla BCE con canali diversi, ad esempio emettendo prestiti obbligazionari. In questo caso, diventa cruciale poter emetterli a tassi di interesse contenuti. Pertanto è importante contenere il rischio Paese. In altre parole se l’Italia consoliderà la ripresa, il conseguente miglioramento del rating sul debito sovrano permetterà agli istituti di credito di emettere prestiti obbligazionari per raccogliere liquidità a condizioni migliori. In secondo luogo è decisivo il processo di concentrazione in atto nel mercato italiano. Avere banche di maggior dimensione con una migliorata capacità di generare profitti diventa un ulteriore elemento in grado di potenziare le condizioni per raccogliere liquidità nei mercati finanziari. Infine, ci sarà un impatto sul margine di interesse in quanto le operazioni TLTRO-III ne costituiscono, per le loro caratteristiche, un sostegno: il venir meno potrebbe, per alcune banche, essere un elemento di obbligata attenzione.

URL: http://monticini.eu/owr/2021_11_30/